Le ultime uscite comunicative del candidato Giani fanno capire che siamo di fronte a un personaggio da non sottovalutare.
Prendiamo per esempio questo post:
“Noi in Toscana facciamo così.
Esiste infatti un “Modello Toscana” caratterizzato dal grande senso di comunità e responsabilità, capacità di collaborare e fiducia tra cittadini e istituzioni.
Questo modello è noto nel mondo come TUSCANY: simbolo di qualità, stile, operosità, radici e futuro.”
Dopo l’incipit, degno di Pericle, Giani entra nel cuore del suo messaggio elettorale, pur con qualche difficoltà espositiva. Ci mostra la nascita di nuovo campanilismo toscano, una riedizione di “Strapaese” bel congeniale a lui, conoscitore degli aneddoti storici di ogni borgo.
Ecco inventarsi e appropriarsi di un “modello Toscana…noto nel mondo come TUSCANY” in cui infilare tutto l’orgoglio di una regione: qualità, stile, operosità, radici, futuro, comunità, responsabilità, fiducia, cittadini, istituzioni, qualsiasi cosa vogliano dire.
Un mondo perfetto da non cambiare.
Un marchio politico “made in Tuscany” veramente geniale.
E di fronte a tanta perfezione cosa resta da fare?
“Una Toscana più forte e unita”.
Ma che vorrà dire?
