A cosa serve la Multiutility?

Nardella

«Abbiamo una blindatura del controllo pubblico e ci sarà una straordinaria disponibilità di risorse per gli investimenti, fino a 1,5 miliardi. La multiutility porterà 2mila posti di lavoro e al raddoppio dei dividendi in favore dei soci pubblici. Infine, la prospettiva di tenere sotto controllo l’ aumento delle tariffe».

D.Nardella

Così ha detto il sindaco Nardella, e io ringrazio il compagno Dario per aver chiarito in modo così sintetico e definitivo i vantaggi della prossima Multiutility toscana.
Dunque solo qualche domanda per chiarire questioni di dettaglio:

  • La Multiutility porterà 2mila posti di lavoro. Benissimo. Ma da dove arrivano questi nostri posti di lavoro? Forse i servizi che verranno riunificati sono oggi così gravemente sotto organico? Forse verranno aggiunti dei nuovi lavori come “ottimizzatore ambientale della gestione progettuale sostenibile dei servizi offerti”? Forse serviranno 2.000 persone solo per gestire questa nuova sovrastruttura che non potrà certo cancellare le organizzazioni produttive, gestionali e amministrative sottostanti? Ma certamente non costituiranno un aumento dei costi: forse la Multiutility abbasserà gli stipendi?
  • Raddoppio dei dividendi in favore dei soci pubblici. Molto bene. Già oggi i dividenti delle cosiddette partecipate sono abbastanza cospicui: per esempio Consiag ha distribuito 11,5 milioni ai Comuni nel 2021. Però probabilmente non sarà possibile aumentare i dividenti solo ai soci pubblici, vero? E i cittadini saranno ben felici di pagare questa speciale doppia tassa ai comuni (ma anche agli azionisti privati)?
  • Tenere sotto controllo l’aumento delle tariffe. Significa ostacolare con tutte le proprie forze gli aumenti? In questo caso come si concilia tutto questo con l’auspicato aumento dei dividenti? Oppure si pensa a un inevitabile aumento, però ampiamento “controllato” e certificato?
  • Abbiamo una blindatura del controllo pubblico. Benissimo. Praticamente come per Publiacqua? In effetti in questo caso il controllo dei Comuni e dell’efficace “autority” è stato molto blindato, nonostante che le tariffe dell’acqua toscana siano arrivate al più alto livello in tutta Italia. Ci affideremo comunque al Comune di Firenze, probabilmente l’unico comune con una quota azionaria che non sia decimale.
  • Straordinaria disponibilità di risorse per gli investimenti. Investimenti di risorse ottenute gratis (come i 50 milioni del PNRR ottenuti da Publiacqua)? “Investimenti” che serviranno a colmare il grandioso buco debitorio con cui nascerà la nuova Multility? Investimenti che pretenderanno un’ampia remunerazione? Va bene. Basterà aumentare le tariffe.

Infine una notazione di costume: quale sarà il nome di questa nuovissima Multiutility (rigorosamente con la maiuscola)?
Io propongo: M.A.I.

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