Il mistero della tramvia di Firenze

La tramvia di Firenze, con le sue due linee, funziona a pieno regime con un notevole numero di passeggeri.
Si tratta di un prevedibile successo, vista la pressante necessità di un
efficiente sistema di trasporto pubblico in tutta l’area metropolitana. Tuttavia da almeno vent’anni l’infrastruttura è avvolta in una lunga serie di polemiche, referendum, discussioni, e ancora oggi non mancano certo le critiche.
E non mancano i misteri: infatti il costo complessivo dell’infrastruttura è ancora abbastanza incerto, ben nascosto dietro una selva di cifre molto discordi, delibere, varianti (40 solo per la Linea 1), domande di arbitrato ancora pendenti.

tramvia di Firenze
(foto Wikipedia)

Comunque la Linea 1 (ora primo tronco T1), secondo dichiarazioni ufficiali, è costata 265 milioni per 7,4 chilometri, ben 35,8 milioni a chilometro [1].
Le Linee 2 e 3 (completamento T1 e T2) secondo dati del Comune, sono costate finora 425 milioni di euro [2].
Altri dicono 459 milioni di euro; alcuni fanno notare che sull’opera pende la richiesta di 282 milioni per costi aggiuntivi, aspettando un arbitrato che certamente non sarà indolore; limitiamoci però ai dati ufficiali.

costi delle linee 2 e 3 della tramvia di Firenze

dunque per uno sviluppo complessivo di soli 16,9 km si è già speso una cifra incerta ma sicuramente pari, secondo dati ufficiali, almeno a 690 milioni di euro.
Una cifra enorme in termini assoluti e un costo di 40,8 milioni/Km, non confrontabili con analoghe realizzazioni in Europa, ma anche in Italia a costi molto inferiori.

Tralasciando ogni considerazioni sull’effettiva efficacia nel diminuire la congestione veicolare, sui disagi lamentati, sull’impatto relativo all’ambiente urbano, occorre rilevare come proprio a causa di tali costi, mai definitivi, la tramvia di Firenze può dirsi un autentico fallimento; un tentativo incompleto di razionalizzare il trasporto pubblico cittadino con un costo spropositato; un fallimento che probabilmente impedirà di fatto ogni possibile completamento e ampliamento verso un sistema organico esteso a tutta la città e alle aree urbane circostanti, in quanto non è pensabile, in una grave situazione di debito pubblico, che un’infrastruttura tranviaria di una media città italiana possa comportare una voragine di spesa di oltre 1 miliardo di euro.

Continua.

NOTE:

[1] Dichiarazioni di Nardella a La Repubblica del 16 Febbraio 2018
[2]http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/informazioni_generali/quadro_economico.html




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